L’8 luglio 2017 è stato presentato il progetto per valorizzare l’agrobiodiversità con prodotti innovativi, realizzato dalla Cooperativa agricola La Fiorita insieme a Istituto Agrario Della Lucia di Feltre, ENAIP Veneto – sezione di Feltre e Consorzio Dolomiti Prealpi e finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale del Veneto. Lo scopo è di realizzare snack ed altri prodotti ad alto valore aggiunto. La prima fase sarà dedicata alla ricerca di mercato.
L’idea alla base del progetto è semplice quanto innovativa. Partendo dai cosiddetti “cereali minori”, come orzo, farro, mais, segale, grano saraceno, i partner coinvolti cercheranno di sviluppare una serie di prodotti alimentari ad elevata funzione salutistica, di facile fruizione, frutto di un’accurata ricerca e di soluzioni e processi tecnologici innovativi, sia per quanto maltatura, tostatura, mollitura e tutte le diverse fasi di lavorazione, sia per quanto riguarda il packaging e il marketing.
“Siamo partiti da una semplice intuizione – spiega Stefano Sanson, insegnante e agrotecnico, collaboratore della Cooperativa “La Fiorita” – a seguito di numerosi input raccolti nel corso del tempo: perché non cercare di dare una nuova veste, più smart, alle produzioni agroalimentari tradizionali delle Dolomiti, in particolare ai cereali, allargandone così il bacino di potenziali fruitori? Ad esempio studenti e sportivi potrebbero essere gli ideali consumatori di snack e barrette energetiche realizzate con cereali e prodotti ad alto valore nutritivo e salutistico, presentati in una forma, anche fisica, innovativa e totalmente vocata all’ecologia”.
Da lì ha preso il via il progetto, che ha ottenuto il secondo punteggio a livello regionale ed è stato così finanziato con 50mila euro all’interno della misura 16.1 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020.
“L’obiettivo finale è di creare intese e relazioni tra i produttori agricoli e le comunità produttive locali, intercettando i diversi bisogni e offrendo di conseguenza ai consumatori, agli appassionati di cucina, agli artigiani alimentari, ai birrai, ai panificatori, agli operatori della ristorazione , agli sportivi, agli studenti e a molte altre categorie di consumatori, quello che cercano, ovvero, per l’appunto, prodotti trasformati confezionati di elevata qualità e con un forte legame con il territorio, con una grande attenzione alla sostenibilità ambientale e alla valorizzazione della biodiversità. Ma prima di tutto avremo la necessità di conoscere le reali esigenze del territorio, attraverso una prima fase, che durerà circa un anno e che è quella che al momento è stata finanziata, nella quale cercheremo di divulgare l’idea e di valutarne l’effettiva fattibilità tecnica e socio-economica. A questo scopo abbiamo realizzato una prima serie di questionari che sottoporremo ai consumatori. Cominceremo già durante la Festa dell’orzo in programma questo weekend. A questo primo questionario ne seguiranno altri, che presenteremo a consumatori, produttori, ristoratori, a tutte le categorie interessate allo sviluppo del prodotto, suddivisi anche per tipologia di prodotto. Stiamo inoltre realizzando un sito, raggiungibile all’indirizzo www.dolomitismartfood.it, nel quale si potranno trovare tutte le informazioni relative al progetto”.
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